Aiutare gli altri è sempre stato il mio sogno.
Frequentando l’università, però, mi sono resa conto che l’approccio terapeutico occidentale è incompleto. La nostra medicina non ha una visione olistica dell’individuo, ma tende a segmentarlo in micro aree.
Hai mal di stomaco? Vai dal gastroenterologo. Hai mal di schiena? Vai dal fisiatra. Se lo specialista non riesce a trovare una causa scatenante e oggettiva, il tutto viene relegato a qualcosa di psicosomatico. Ma il problema è ancora lì, palpabile e doloroso per il paziente.